Il libro perduto

Non è la fine del mondo… ma poco ci manca.

Questa cosa che ho perso un libro mi sta facendo venire troppi dubbi sulla mia capacità di riordino, gestione dei prestiti, vista, memoria.

Quindi è probabile che io stia diventando disordinata, troppo generosa, cieca o dislessica o entrambe le cose, demente.

Di sicuro mi sto trasformando in una palpeggiatrice ansiosa di libri, nel senso che dopo aver controllato, letto e riletto tutti i titoli e tutti i nomi e i cognomi degli autori sul dorso di ogni singolo romanzo presente nella libreria di casa mia, ho allungato le mani, ebbene sì, HO ALLUNGATO LE MANI per tastare lo spazio fra i libri e il muro, metti mai che il libro perduto sia caduto proprio là. Come se avesse le gambe per tuffarsi, no?

Eppure. Eppure non l’ho di certo prestato: per regola presto solo i libri che mi sono piaciuti pochissimo, così se non mi vengono restituiti sembro (sembro) pure magnanima.

Eppure. Eppure non l’ho letto in biblioteca. Questo romanzo è proprio mio. O dovrei dire era?

Eppure. Eppure non l’ho rivenduto su Libraccio o su Vinted. Ho controllato gli ordini e chiamato il servizio clienti. Niente.

OPPURE! Lampo di genio: se mi fosse stato rubato? A parte da chi e quando, ma proprio quel preciso libro che mi serviva sabato scorso per il firma copie? POSSIBILE?

Sto impazzendo. Forse dovrei seguire il suggerimento di mio marito, il Pratico e Metodico di casa: ricomprarlo. MA NO: troppo facile. Io rivoglio il mio libro perduto, c’ho riso e pianto un sacco insieme.

Ironia della sorte: Non è la fine del mondo, s’intitola così.

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9 pensieri riguardo “Il libro perduto”

        1. Sono sinceramente curioso e in attesa! E se trovi il libro prima della stesura del racconto, fai finta di non averlo visto 😀

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