Dal romanzo “Contro il vento” di Guido Sgardoli

L’autore Guido Sgardoli introdotto dalla blogger Federica Pivetta
Mentre ascolto il racconto di Guido Sgardoli sui viaggi che ha intrapreso nella riserva americana di Pine Ridge in Sud Dakota, dove i nativi americani sono confinati a vivere (o sopravvivere?) e a cui si è ispirato per il romanzo “Contro il vento”, penso che sono molto fortunata a stare dove sto.
Nel senso che sono stata molto fortunata a nascere dove sono nata e a crescere dove sono cresciuta, cioè in un periodo storico abbastanza normale, in un paese di provincia del nord est abbastanza normale, in una famiglia abbastanza normale.
Ergo: un colpo al cerchio e un colpo alla botte, mi son fatta adulta. Un’adulta abbastanza normale.

Invece a JJ, ragazzino nativo americano protagonista della storia, gli è andata decisamente peggio: bullismo, perdita di identità, emarginazione, violenza, sono alcuni dei problemi a cui lui e gli altri nativi devono far fronte. E non è poco, non lo è per niente.
Un grande romanzo di formazione, un incoraggiamento universale agli adolescenti in difficoltà: che detta così è di una banalità disarmante ma il senso del discorso vuol essere nobile: è una storia che tocca nel profondo, che può aiutare chi è in difficoltà a risollevarsi.

Io, il mio sorriso smagliante e l’autore Guido Sgardoli
Grazie a Ferramenta Livenza per essere partner del territorio, insieme al Comune di Brugnera, per Pordenonelegge Fuoricittà. Questo incontro, svoltosi a Villa Varda e riservato agli allievi della scuola media di Brugnera-Prata di Pordenone, è decisamente arrivato dritto dritto al cuore dei ragazzi.
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