Brano tratto dal romanzo di André Aciman.
“Gli invidiavo il privilegio di potersi sminuire“.
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Indosso occhiali da secchiona per sembrare intelligente
Brano tratto dal romanzo di André Aciman.
“Gli invidiavo il privilegio di potersi sminuire“.
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Brano tratto dal romanzo di André Aciman.
“A distanza di anni ormai, mi sembra ancora di sentire le voci di due giovani che cantano queste parole in napoletano sul fare dell’alba, senza rendersi conto, mentre si abbracciano e si baciano nei vicoli bui di Roma, che sarebbe stata l’ultima notte in cui avrebbero fatto l’amore.
«Andiamo a San Clemente, domani» gli proposi.
«Domani è oggi» mi rispose“.
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Brano tratto dal romanzo di Jack London.
“Erano dimenticati i giorni in cui avevano cacciato insieme, la selvaggina che avevano abbattuta, la carestia patita: quelle erano cose del passato. Si trattava, ora, del problema dell’amore, più duro e crudele di quello di procurarsi il cibo”.
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Brano tratto dal romanzo di Giorgio Faletti.
“Ma a calpestare il suolo c’erano loro, gli uomini di questa terra, uguali a uomini di cento altri posti, in guerra su ogni cosa e d’accordo su una sola: il tentativo disperato di distruggere tutto quanto”.
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Brano tratto dal romanzo di Giorgio Faletti.
“È una musica accorata, così tenue da evocare i ricordi, la malinconia che spezza il fiato, le sofferenze acute che chiedono solo di essere dimenticate. È la musica senza memoria che la memoria desidera per cessare di esistere”.
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Brano tratto dal romanzo di Gian Mario Villalta.
“La vita procede per strappi, per eventi imprevisti, per piccole e grandi catastrofi. Sicuramente è quasi impossibile raccontarla riuscendo a cogliere la verità di quello che succede: ci sono legami più lunghi, profondi e invisibili, radici interrate da anni che riaffiorano; e poi ci sono avvenimenti che non hanno spiegazione, e che ci arrivano addosso, ci mettono nella condizione di dover ricucire tutto da capo”.
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