Io ti respiro

C’è un luogo chiamato abbraccio
dove finiamo e iniziamo insieme,
dove non distinguo più chi sono io o chi sei tu.
Siamo braccia che si intrecciano,
corpi che si respirano,
frequenze che si sintonizzano.

C’è un luogo chiamato abbraccio
dove lasciamo alle spalle le storie
e la frenesia della giornata,
i tuoi riccioli sul mio petto,
sai di caramello e bolle blu.

C’è un luogo chiamato abbraccio
dove tu sei il mio respiro,
la mia resa, il mio sollievo
e null’altro conta più.

A Luna e Edoardo, i miei bambini, il mio respiro.

“Manuale malincomico” 👓

Dai versi diVERSI di Odette Copat.

Diceva la prof di latino Spero, prometto e giuro reggono sempre l’infinito futuro. Perché la promessa riguarda il domani, i non lo farò più, la dieta da lunedì. Lo vedi? L’accento fugge più in là, mentre sul qui l’accento non va. Soltanto il presente regge se stesso, non ha scuse e consuma l’adesso“.

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